字幕表 動画を再生する 英語字幕をプリント Buongiorno Siamo molto felici di poterle porre alcune domande Cominciamo con la prima: Che cos'è coscienza umana è un'antica domanda che da sempre percorre la storia del pensiero in tutte le culture Lei pensa che oggi siamo più prossimi alla risposta rispetto al passato? Devo modificare questa risposta Da un lato abbiamo sicuramente riflettuto di più negli ultimi secoli su questa questione della coscienza umana di quanto è stato fatto prima specialmente in tempi molto recenti è diventato un campo di interesse scientifico Tuttavia non credo che ci troviamo più vicini ad una risposta in quanto credo che la domanda riguardi il tipo di coscienza sbagliato nel contesto sbagliato con il tipo di coscienza sbagliato siamo prigionieri dal pensiero, non siamo noi ad usare il pensiero ma il pensiero usa noi e in questa dimensione di coscienza non otterremo mai risultati su cosa è la coscienza se oltrepassiamo il pensiero entriamo in contatto con la vera e pura coscienza, ci sono tanti livelli, e quel livello non è neppure stato toccato dalla nostra esplorazione scientifica della coscienza per questo penso che non siamo per niente più vicini ad una vera comprensione della coscienza Brother David lei ha detto che il suo libro “ The universe as a home” è giusto in inglese? in realtà si intitola “Belonging to the universe” ma l'hai tradotto in modo piacevole, c'è anche in italiano giusto? in italiano è “L'universo come dimora” mi piace molto di più in italiano Lei ha detto che uno dei maggiori bisogni intrinseci, istintivi dell'essere umano è il bisogno di significato, la ricerca di un significato Lei pensa che questo possa essere collegato alla coscienza? Se la ricerca di significato sia collegata alla coscienza? Non mi sembra in questo momento che la ricerca di un significato conduca direttamente ad una esplorazione riflessiva della coscienza ma in un senso più ampio penso di sì perché io ho definito il significato come ciò in cui la mente trova sollievo, dove possiamo trovare pace siamo inquieti fino a che non troviamo un significato quando troviamo un significato allora possiamo riposare fino a che non sorgono altre domande ma quando troviamo il significato ultimo allora abbiamo trovato la pace definitiva se lo troviamo, non ne siamo certi, ma se riusciamo a trovare il significato ultimo la nostra mente si acquieta Quindi la ricerca di un significato ci spinge a cercare il significato ultimo e in questo senso ci conduce a rispondere in modo definitivo alla domanda Chi sono? Chi si sta chiedendo chi sono? E quindi giungiamo nell'ambito della coscienza Ha parlato del significato di "essere cosciente" Ci può spiegare questa esperienza particolare che possiamo riassumere con la domanda "Quando so di essere cosciente, come lo so?" Sì Sono consapevole di "essere" E questo è un essere consapevoli di "un" essere non solo di me stesso in quanto essere questo è molto importante ma di "essere" semplicemente "essere" probabilmente in italiano Ed è molto importante sottolineare che questo può essere verificato solo esperienzialmente questa nozione di essere che è ciò di cui stiamo parlando non è la nozione di un'astrazione riferita ad altri esseri del tipo: vedo molti cani e dico: cane allo stesso modo vedo molti esseri e quindi astraggo e dico: essere no, stiamo parlando di qualcosa rispetto a cui questa nozione astratta di essere è solo un simbolo stiamo parlando di qualcosa di cui in realtà non è possibile parlare perché per poterne parlare lo si dovrebbe definire e quindi esprimerlo in parole, il che non è possibile quindi si può solo usare questo "essere" questa espressione "consapevolezza di essere", come un indicatore di qualcosa che è al di là del linguaggio Ma quando indico questo e tu segui questa indicazione puoi anche tu trovare interamente questo punto di esperienza dove si è semplicemente consapevoli di essere dove semplicemente io sono ma questo "io" in "io sono" è completamente privo di ego è più corretto dire: "sono" "sono" è più corretto ed è possibile trovare quel luogo Può dirci qualcosa riguardo questa ricerca, come trovare questo luogo? Come trovare questo luogo? E' molto semplice, molto semplice intendo dire: le istruzioni sono molto semplici, farlo non è semplice l'istruzione semplicemente è: "essere nel momento presente" e il motivo per cui non siamo in contatto con "essere" è perché siamo sempre per il 50% nel futuro aspettando qualcosa fuori da noi stessi per il 49% siamo aggrappati al passato e solo per l'1% siamo presenti nel momento presente Se solo potessimo essere al 100% presenti al momento presente allora faremmo esperienza di essere essere presenti nel momento presente può essere praticato in molti modi. Uno è quello di ricordare sempre a te stesso "Sono veramente qui? O sono da qualche altra parte? "Sono portato via dai miei pensieri? O sono veramente qui?" Un altro modo che può aiutare è quello di essere grati nel riconoscere che ogni istante è un regalo che ti è stato donato non l'hai prodotto, non l'hai acquistato non l'hai spesso nemmeno voluto, dunque ti è stato donato Questo può essere praticato Questa consapevolezza.. in inglese si dice "given moment" avete in italiano un'espressione simile a questa? Sì: momento dato, donato, come un regalo "dato", "donato" si dice in italiano? Si dice davvero così? Esattamente lo stesso Quindi se è donato l'unica risposta appropriata è la gratitudine coltivare questa gratitudine innanzitutto rende felici perché la gratitudine è un'esperienza di gioia sia che siate grati per una sfida o per una difficoltà è un'esperienza di gioia se non siete grati, lo considerate scontato, e non sarete felici ma semplicemente in uno stato di trance ma essere grati è gioia Questa è una pratica che vi rende felici molto velocemente e se una cosa ti rende felice desideri ripeterla per cui la pratica della gratitudine è relativamente semplice da imparare sicuramente più semplice dello zen o dello yoga o di altre pratiche. E' una pratica quotidiana molto più semplice ma porta allo stesso traguardo se sei veramente grato sei nel momento presente quando sei nel momento presente sei felice e sei consapevole di essere puoi dire: SONO Dunque è questa la ragione per cui lei è ancora un monaco cristiano? Se non sbaglio perché nel cristianesimo l'espressione "io sono" non è proprio al centro del dogma cristiano No, è molto centrale se inteso correttamente Ci sono, in particolare nel Vengelo secondo Giovanni, molti passaggi nei quali Gesù dice: "Io sono". Sono sottolineati da Giovanni sono posti in posizione rilevante Perché Giovanni usa questi passaggi per dimostrare la divinità di Gesù perché "Io sono" è ciò che Dio disse a Mosè nel roveto ardente E' un passo molto importante "Io sono" è una visione divina e se riusciamo a cogliere "Io sono" abbiamo toccato la realtà di Cristo in noi stessi parlando in termini cristiani abbiamo sperimentato la realtà di Cristo in noi stessi ovvero la realtà divina in ogni essere umano Quindi è molto centrale nella cristianità ed è di grande interesse per tutti gli esseri umani che vogliono imparare a parlare questo linguaggio ma la realtà è la stessa sia che parlino o meno questo linguaggio quando si trovano nel momento presente fanno esperienza di "SONO", consapevolezza di essere e questo significa fare esperienza del divino in se stessi E' la consapevolezza del divino in se stessi Io pratico questo come monaco cristiano perché sono cresciuto in questa tradizione non perché sia convinto che il cristianesimo sia l'unica via molti cristiani affermano questo ma io sicuramente non penso che questa sia l'unica via ma credo che sia una via che conduce lì e quando ti trovi in una via è importante proseguire per quella via piuttosto che seguirne un'altra è semplicemente un deviazione, il percorrere un'altra via Ma ho sufficiente esperienza dello zen, per esempio nel Buddhismo per sapere che anche lo zen conduce lì. Brother David può condividere con noi il momento in cui ha vissuto questa consapevolezza di essere? ll momento di consapevolezza di essere? Mi lasci solo aggiungere una cosa a proposito di quello che Domenico mi ha chiesto prima, che ho dimenticato di dire Quando dico che ogni via è valida al pari delle altre vorrei aggiungere a ciò: "Scegli una via!" Perché spesso quando dici a qualcuno che ogni via va bene, questo si ferma e non cammina più non sceglie nessuna via questa è una conclusione assolutamente sbagliata e perciò, in un percorso educativo tutte le diverse vie sono l'unica Via Se dici a qualcuno “questa è l'unica Via”, comincia a camminare, se invece dici che ci sono diverse Vie per qualche motivo psicologico, si ferma e smette di camminare. Quindi, voglio sottolineare: scegli una Via non importa quale ma è importante essere in cammino. Per i cristiani, quando Gesù disse “Io sono la Via” non disse io sono questa unica Via, questi sono i discorsi di Cristo la realtà di Cristo, parlata per bocca di Gesù, nei Vangeli non disse: tutte le altre Vie sono sbagliate disse: chiunque è nella via, ossia sta camminando, è nella Via e questa è la realtà di Cristo non importa il nome che le dai ma devi essere nella Via e anche se sei nella Via giusta ma ti siedi, non sei nella Via perché essere nella Via significa camminare stare semplicemente seduti non significa essere nella Via Quindi, non ha importanza il suo nome ma essere nella Via Secondo gli insegnamenti di Cristo tu sei nella Via che i cristiani chiamano Cristo E' una visione molto aperta. Deve essere aperta, assolutamente, deve essere aperta la Via altrimenti finiamo per ammazzarci a vicenda lo abbiamo fatto per tanto tempo il mondo non può più sopportare questo, non ha futuro a meno che non ci apriamo, gli uni con gli altri, a questo livello più profondo Ora ritorno alla domanda di Ricardo quando ho fatto esperienza di questo Ho fatto esperienza di questo in quello che Abraham Maslow chiama una "esperienza di picco" questo è il modo più semplice di parlarne questo picco di esperienza arriva come un dono non lo puoi determinare, puoi semplicemente prepararti mentalmente per riceverlo quando accade non ho trovato nessuna preparazione migliore del vivere con gratitudine vivere nel momento è una buona preparazione e a quel punto arriva un momento e non deve essere un momento speciale, potrebbe essere quando stai aspettando per andare dal dentista o quando sei fermo al semaforo e la luce è rossa e stai semplicemente aspettando senza fare niente in quel momento, che può anche essere un momento veramente speciale come guardare un bellissimo tramonto può accadere in ogni momento all'improvviso ti senti come uno con tutto questa è la caratteristica di questa esperienza di picco l'esperienza di unione completa non solo con ciò che vedi lì, ma con tutto un senso di appartenenza universale, infinita e noi esseri umani desideriamo questo senso di appartenenza ci riferiamo a questo quando parliamo di irrequietezza della nostra ricerca di un significato quando facciamo l'esperienza “Io appartengo" allora abbiamo trovato un significato abbiamo trovato qualcosa nella quale possiamo riposare e questi momenti di picco questi stati di beatitudine di unità di piena e profonda e grande consapevolezza sono semplicemente degli stati che vanno e vengono ma ciò che vogliamo raggiungere è un livello uno stadio, non uno stato, ma uno stadio, credo di usare il termine erroneamente ciò che voglio dire è che è solo uno stato di coscienza ma ciò che vogliamo raggiungere è uno stadio un più alto livello di consapevolezza i musulmani parlano di questo come di un plateau, dal quale questi picchi non sembrano più così alti perché sei già in un punto molto alto quando hai assaporato il buon sapore dell'essere uno col tutto vuoi vivere a questo livello e la via per vivere così è che tu ti comporti "come se" stessi veramente facendo esperienza di questo in altre parole lascia che questa esperienza di essere uno con il tutto fluisca in tutte le tue azioni quotidiane e ciò significa amare, essere gentili, compassionevoli, agire con saggezza questa è la differenza tra ognuno di noi e quelli che chiamiamo i grandi mistici che ammiriamo perché questi picchi di esperienza sono l'esperienza mistica di tutti e in realtà Maslow la chiama “l'esperienza mistica” nella letteratura psicologica questo termine non è però molto adatto per questo molto presto l'ha modificato in: “esperienza di picco" che è comunque un'espressione molto buona ma fino alla fine della sua vita insistette sul fatto che non si può distinguere ciò che chiama "esperienza di picco" dall'esperienza che, generalizzando in psicologia tutti prima o poi fanno nella vita non si può distinguere quell'esperienza psicologica da ciò che conosciamo come le grandi esperienze mistiche di Santa Teresa, Giovanni della Croce e tutti quelli che possiamo nominare rispetto a tutto ciò che essi hanno scritto su di questo la differenza è che questi grandi mistici vivono attraverso di essa la coltivano nella loro vita lasciano che questa esperienza dell'essere l'uno con il tutto determini le loro azioni mentre la maggior parte di noi pensa “oh! è stato un grande momento” o talvolta “è stato un momento di follia” e vanno avanti in questo folle mondo conformi ad esso e vivono una vita folle perché il modo in cui noi oggi viviamo con questa alienazione dell'uno verso l'altro è una vita folle che conduce il mondo alla distruzione e questo va cambiato non perchè lo dico io o qualcun altro ma perchè stiamo andando verso la distruzione di noi stessi è sufficiente leggere i giornali se vogliamo rendercene conto credo sia uno dei pochi punti sul quale molti possono essere d'accordo speriamo di avere l'aiuto di tantissime persone come lei con la sua esperienza per cambiare questa situazione così folle del mondo. Attraverso un cambiamento della nostra coscienza mi sembra che ci siano intorno molti più maestri di questa coscienza di questa coscienza più elevata rispetto al passato e anche che molte più persone sono pronte Hanno già raggiunto questo elevato stadio di coscienza coloro che hanno raggiunto questo livello di coscienza sono molti di più oggi dobbiamo solamente raggiungere la massa critica allora avremo un nuovo mondo un autore, ci sono tantissimi autori meravigliosi il Dalai lama ha scritto su questo e tanti altri ma uno che raccomando sicuramente è stato il più semplice, chiaro e miglior maestro e che considero il mio maestro dai suoi libri, non l'ho mai incontrato personalmente è Eckhart Tolle penso che i suoi libri siano tradotti anche in italiano il suo primo e più famoso libro si intitola “Il potere di adesso” ci sono anche altri libri e registrazioni Eckhar Tolle “Il potere di adesso” se qualcuno vuole leggerlo sicuramente lo aiuterà se non lo si legge semplicemente come un libro qualsiasi ma gli si permette veramente di guidarci di trasformarci, questo può aiutare grazie mille, ci auguriamo di rivederla presto Lo spero anch'io e grazie per le vostre belle domande.
C1 上級 ブラザー・デイヴィッド・ステインドル=ラスト:存在、意識、感謝の気持ち (Brother David Steindl-Rast: essere, coscienza e gratitudine) 72 3 Jing Fen Chang に公開 2021 年 01 月 14 日 シェア シェア 保存 報告 動画の中の単語